Skip links

Differenza tra impianto idraulico tradizionale e uno a collettori

In questo articolo analizzeremo le differenze tra un impianto idraulico tradizionale e un impianto a collettore, soffermandoci sui vantaggi e gli svantaggi di entrambe le soluzioni. In particolare, vedremo come il sistema a collettori possa garantire una maggiore efficienza e sicurezza nella distribuzione dell’acqua, semplificando la manutenzione dell’impianto e riducendo il rischio di perdite d’acqua.

Video dell’articolo in fondo alla pagina

Che cos’è l’impianto idrico

L’impianto idraulico è uno degli elementi fondamentali di ogni edificio ed è il sistema che assicura la distribuzione dell’acqua in tutti gli ambienti. Negli ultimi anni si è diffuso sempre più l’utilizzo di impianti idraulici a collettore, una soluzione innovativa e più efficiente rispetto agli impianti tradizionali con collegamenti a pavimento.

Come funziona l’mpianto idrico tradizionale

impianto idraulico tradizionale

Un impianto idraulico tradizionale si basa su una struttura “ramificata”, in cui un tubo principale si divide in numerose diramazioni che si estendono ai vari punti di prelievo dell’edificio. Ogni singolo punto di prelievo è servito da un tubo che si dirama dal ramo principale, con giunti sotto il pavimento.

Il funzionamento di un impianto idrico tradizionale è relativamente semplice: l’acqua viene pompata dal serbatoio o dalla rete pubblica all’impianto e poi distribuita attraverso le varie diramazioni ai singoli punti di prelievo. Il flusso dell’acqua è regolato da valvole poste sui singoli rubinetti.

Le caratteristiche principali di un impianto idrico tradizionale sono la semplicità e la relativa economicità rispetto a soluzioni più innovative come il sistema a collettori. Tuttavia, questo tipo di impianto presenta alcune criticità, in particolare il rischio di perdite dovute alle giunzioni sottopavimento e la difficoltà di manutenzione dell’impianto in caso di malfunzionamenti o rotture.

Come funziona l’impianto idrico a collettori

impianto idraulico a collettori

Un sistema idrico a collettore si basa su una struttura centralizzata, in cui un collettore principale distribuisce l’acqua a tutti i punti idrici dell’edificio attraverso una serie di tubi indipendenti e senza giunzioni sotto il pavimento. Il collettore centrale è il cuore del sistema e si trova in un punto centrale dell’edificio, di solito in un locale tecnico o nel soffitto.

Il funzionamento di un impianto idrico a collettore è molto efficiente: l’acqua viene pompata dal serbatoio o dalla rete pubblica al collettore centrale, dove viene distribuita a tutte le tubature indipendenti che alimentano i vari punti di prelievo. Il flusso dell’acqua è regolato da valvole poste sui singoli rubinetti.

Le principali caratteristiche di un impianto idrico a collettore sono l’efficienza, la riduzione del rischio di perdite d’acqua dovute ai collegamenti sottopavimento, la facilità di manutenzione e la possibilità di isolare le singole tubature in caso di guasto, senza dover interrompere l’erogazione dell’acqua all’intero edificio. Sebbene il costo dell’implementazione di un sistema idrico a collettori sia solitamente superiore a quello di un sistema tradizionale, i vantaggi in termini di efficienza, sicurezza e facilità di manutenzione ne fanno una scelta eccellente per gli edifici moderni.

Differenza tra impianto idraulico tradizionale e uno a collettori

Ecco le differenze principali tra un impianto idraulico tradizionale e uno a collettori:

  1. Progettazione: L’impianto idraulico tradizionale prevede un’unica tubazione principale che distribuisce l’acqua a tutti i punti di prelievo dell’edificio. L’impianto a collettori, invece, prevede una serie di collettori che distribuiscono l’acqua ai vari punti di prelievo.
  2. Posizionamento: L’impianto idraulico tradizionale prevede che le tubature principali siano posizionate all’interno delle pareti. L’impianto a collettori, invece, prevede che i collettori siano posizionati all’interno di un condotto a pavimento o a parete.
  3. Manutenzione: L’impianto idraulico tradizionale può essere più difficile da mantenere, poiché le tubazioni principali e secondarie sono spesso posizionate all’interno delle pareti. Il sistema a collettori, invece, prevede che i collettori siano posizionati all’interno di un condotto facilmente accessibile, rendendo la manutenzione più semplice e veloce.
  4. Materiali: L’impianto idraulico tradizionale può essere realizzato con tubi di rame o di plastica. Il sistema a collettori, invece, prevede l’utilizzo di tubi in plastica, come il polietilene reticolato (PEX).
  5. Perdite: L’impianto idraulico tradizionale presenta un rischio maggiore di perdite, in quanto prevede numerosi giunti e raccordi. Il sistema a collettori, invece, prevede un minor numero di giunti, riducendo il rischio di perdite.
  6. Costi: L’impianto idraulico tradizionale può essere meno costoso del sistema a collettori durante l’installazione. Tuttavia, il sistema a collettori può risultare più economico nel lungo periodo, in quanto comporta una minore manutenzione e un minor rischio di perdite.

In generale, l’impianto idraulico a collettori è considerato più efficiente e affidabile di quello tradizionale. Tuttavia, la scelta tra i due dipende dalle esigenze specifiche dell’edificio e delle persone che lo abitano.

Guarda il video:

Lascia un commento