Nel quadro non confortante della nostra economia, con redditi erosi da ogni parte e prospettive non rosee per il futuro, l’esigenza di risparmiare un po’ su tutto, non ultima la bolletta degli enti di distribuzione energia elettrica, è diventata imperativa per le famiglie italiane.
Con questo articolo cercherò di suggerire alcuni piccoli accorgimenti che, messi insieme, potranno ridurre i consumi in modo consistente. Non ultima è la considerazione da fare in termini ambientali: meno consumi = meno inquinamento !
Come risparmiare sulla bolletta della corrente elettrica?
Usare lampadine a basso consumo rispetto ad una comune lampadina a incandescenza, una lampadina a basso consumo (CFL, fluorescente compatta) consuma fino all’80% di energia elettrica in meno.
Costa un po’ di più, ma ha una durata notevolmente superiore.
Se sostituisci anche solo 3 lampadine a incandescenza da 100 W con 3 lampadine CFL a basso consumo da 20 W, puoi ridurre del 7% i tuoi consumi annui totali di energia elettrica, con un risparmio di circa 45 euro.
Inizia a sostituirle nelle stanze in cui restano accese più a lungo. Una lampadina ad incandescenza da 100 watt (W) illumina come una lampadina fluorescente compatta da 20W: questo significa che le due lampadine emettono un flusso luminoso simile (misurato dal lumen, lm). Il rapporto lumen/watt esprime l’efficienza luminosa della lampada: mentre le lampade ad incandescenza da 100W sono caratterizzate da un’efficienza luminosa modesta (14 lm/W), perché circa l’80% dell’energia elettrica é trasformata in calore e solo il restante 20% in
luce, le CFL da 20W hanno un’efficienza luminosa ben più elevata (60 lm/W). Il meccanismo di funzionamento più efficiente consente di ridurre fino all’80% i consumi di energia elettrica a parità di flusso luminoso. Una lampadina a basso consumo costa circa 10 euro, ma ha una vita media notevolmente superiore a quella di una lampadina tradizionale (10.000 ore, rispetto a 1.000 ore della lampadina ad incandescenza). Sostituire le lampadine ad incandescenza risulta molto vantaggioso: il maggior costo legato al loro acquisto si recupera infatti in tempi molto brevi.
Cosa bisogna fare?
Iniziare a sostituire le 3 lampadine da 100W che rimangono accese più a lungo durante il giorno (ad esempio quelle in cucina ed in soggiorno): la convenienza aumenterà all’aumentare delle ore di utilizzo.
Inoltre, spegnere le luci quando non servono; pulire regolarmente gli apparecchi di illuminazione: polvere, fumo e vapori grassi della cucina possono ridurre la quantità di luce emessa fino al 20%.
L’illuminazione a Led è ancora prematura per gli interni, ma conveniente per gli esterni, ne riparleremo.
Non lasciare gli elettrodomestici in stand-by!
Spegnendo completamente gli elettrodomestici, puoi risparmiare ogni anno oltre 50 euro, pari all’8% dei tuoi consumi di energia elettrica.
La maggior parte dei moderni elettrodomestici (TV, videoregistratori, computer, forni a microonde, etc.), quando non accesi, possono essere lasciati in stand-by (o “sleep mode”), di regola segnalato da piccole spie visibili sull’apparecchio. Ad esempio, la televisione rimane in stand-by quando è spenta utilizzando il telecomando e non l’interruttore. In tale modalità, il consumo di energia elettrica si riduce ma non si annulla rispetto alla modalità di utilizzo attivo.
Anche gli elettrodomestici spenti continuano a consumare quantità minime di energia elettrica se collegati alla rete elettrica; il consumo si azzera del tutto solo quando la presa dell’apparecchio è staccata dalla rete o, nel caso in cui l’apparecchio sia collegato ad una presa multipla, quando si spegne l’interruttore della presa. Complessivamente, i consumi di energia elettrica della modalità stand-by non sono trascurabili: ricordandoti di spegnere gli elettrodomestici quando non sono in uso, potrai facilmente arrivare a risparmiare circa l’8% dei tuoi consumi annui di energia elettrica.
Come si fa ad eliminare lo spreco di energia degli apparecchi elettrici quando non sono in funzione?
Acquista una presa elettrica multipla a cui collegare gli elettrodomestici: spegnendo l’interruttore della presa potrai annullare del tutto il consumo elettrico degli apparecchi.
Usare la lavatrice a temperature basse!
Un lavaggio in lavatrice a 90°C consuma quasi il doppio di energia di uno a 60°C. Se scegli per i tuoi capi un lavaggio più delicato, puoi avere lo stesso risultato con un risparmio di 20 euro all’anno.
Il programma di lavaggio dei capi a 90°C risulta raramente necessario e dovrebbe essere utilizzato solo quando il bucato è molto sporco. Rispetto a cicli di lavaggio a temperature inferiori, oltre a consumare più elettricità per scaldare l’acqua e più detersivo se è prevista anche una fase di prelavaggio, il ciclo a 90°C non è ottimale per i tessuti perché li deteriora più rapidamente.
Per questa ragione è preferibile scegliere programmi di lavaggio a temperature più basse (40°- 60°C).
I detersivi attuali assicurano l’ottenimento di buoni risultati di lavaggio anche a queste temperature; inoltre, questa scelta ti consente di ottenere un risparmio di circa il 3% sui consumi totali annui di energia elettrica.
Altri consigli: utilizza la lavatrice solo a pieno carico, ricordando che l’utilizzo a mezzo carico non dimezza i consumi; regola la centrifuga su un numero di giri non troppo elevato; in caso di acquisto di una nuova lavatrice, scegli un modello di classe A+. Usare la lavastoviglie solo a pieno carico. Usare sempre la lavastoviglie a pieno carico ti consentirà di risparmiare fino a un quarto dell’energia elettrica utilizzata per questo elettrodomestico, oltre 20 euro all’anno.
Circa il 40% delle famiglie italiane possiede una lavastoviglie, mediamente utilizzata quasi tutti i giorni della settimana. Un uso più efficiente di questo elettrodomestico può aiutare a ridurre i consumi annui di energia elettrica.
E’ bene tenere a mente, ad esempio, che in ogni lavaggio il consumo di elettricità, d’acqua e di detersivo sono gli stessi indipendentemente dal carico.
Come utilizzare la lavastoviglie? Utilizzando la lavastoviglie solo quando è piena potrai ottenere risparmi consistenti, che per l’energia elettrica vengono stimati in circa un quarto del consumo annuo derivante da un uso poco efficiente dell’elettrodomestico. Altri consigli: scegli sempre programmi adeguati alle necessità e sciacqua i
piatti prima di inserirli nella lavastoviglie per poter utilizzare un programma di lavaggio
“economico”.
Non utilizzare l’asciugatura con aria calda, risparmiando così fino al 45% di energia elettrica in ogni ciclo di lavaggio, circa 30 euro.
Risparmiare con lo scaldabagno elettrico
Lo scaldabagno elettrico è una delle principali cause di consumo domestico d’energia elettrica. Sono sicuramente molto pratici. Possono essere installati ovunque ci sia una presa elettrica, costano poco e non richiedono una complessa manutenzione. Hanno però l’handicap di impiegare una grande quantità di energia per riscaldare l’acqua. Nel lungo periodo la bolletta mensile dell’elettricità potrebbe compensare il risparmio iniziale. E’ consigliabile installare lo scaldabagno elettrico solo nei
casi in cui non sia possibile ricorrere anche a sistemi alternativi (es. caldaie a gas, pannelli solari termici). Nel caso in cui possediate già uno scaldabagno elettrico potrete comunque ottimizzare il suo impiego ottenendo forti risparmi in bolletta. Eccovi una lista di consigli per risparmiare energia con lo scaldabagno.
1) Optate per uno scaldabagno in base alle vostre reali esigenze. La capacità di carico dello scaldabagno determina la quantità di acqua calda da riscaldare. Un modello ben proporzionato al vostro effettivo consumo d’acqua calda impiegherà meno energia inutilmente per riscaldare l’acqua nel boiler.
2) Collocate lo scaldabagno in zone isolate e protette della casa. L’isolamento termico dello scaldabagno evita che l’ambiente esterno influisca sul suo funzionamento. Non fatelo pertanto installare sulle pareti fredde della casa o vicino ad una finestra.
3) Fate installare lo scaldabagno vicino ai luoghi di utilizzo (vasca, lavabo ecc.) per evitare dispersioni di calore durante il passaggio nei tubi. E’ anche preferibile acquistare un piccolo scaldabagno da destinare alla cucina da posizionare sotto il lavabo. In questo modo potrete lavare i piatti senza dover lasciare acceso lo scaldabagno più grande. Quest’ultimo può essere comodamente installato in bagno.
4) Regolate il termostato dell’apparecchio a 40°C d’estate e 60°C d’inverno. Temperature più alte sono inutili e costose.
5) Installate un timer per fissare gli orari di accensione dello scaldabagno 3-4 ore prima dell’utilizzo dell’acqua calda. E’ inutile e dispendioso tenerlo acceso nelle ore in cui nessuno la utilizza (es. orari centrali della giornata). I timer sono piccoli strumenti acquistabili per pochi euro anche agli ipermercati.
Accendono lo scaldabagno automaticamente qualche ora prima del vostro ritorno a casa facendovi trovare comunque acqua calda e una bolletta meno cara a fine mese.
6)Quando è possibile è meglio utilizzare uno scaldabagno a gas metano in quanto, rispetto a uno scaldabagno elettrico, consente di ottenere un risparmio sul consumo di energia. Il motivo è molto semplice. Nello scaldabagno a gas il calore viene generato con minore numero di trasformazioni dell’energia e, pertanto, con un minore spreco. Nello scaldabagno elettrico, viceversa, l’elettricità viene prodotta dal calore delle centrali termiche. Una volta giunta nello scaldabagno l’energia elettrica è ritrasformata in calore tramite il passaggio in una resistenza elettrica. La doppia trasformazione dell’energia ( calore-elettricità + elettricità-calore ) nello scaldabagno elettrico implica un consumo maggiore di energia a parità di calore ottenuto.
Alla prossima !
CABESTANO